T.A.R. Toscana: i vizi delle dichiarazioni relative al subappalto non comportano l’esclusione dalla gara

Il T.A.R. Toscana, Seconda Sezione, si è recentemente pronunciato in materia di appalti pubblici ribadendo il principio secondo il quale il concorrente, che abbia reso una dichiarazione incompleta od erronea con riferimento all’esercizio della facoltà di subappalto, non possa essere sanzionato con l’esclusione dalla gara, purché risulti fornito in proprio della qualificazione per le lavorazioni che ha dichiarato di voler subappaltare.  Ricorrendo quest’ultimo requisito, infatti, il vizio che affliggerebbe la dichiarazione in questione avrebbe come unico effetto quello dell’impossibilità per il concorrente di ricorrere al subappalto.

Si tratta di un orientamento assolutamente indiscusso nella giurisprudenza amministrativa: in proposito, si vedano T.A.R. Campania, Napoli, sez. I, 1° febbraio 2013, n. 696, T.A.R. Umbria, 31 ottobre 2012, n. 464; Cons. Stato, sez. VI, 2 maggio 2012, n. 2508.

Per il testo del provvedimento: ordinanza Tar Toscana, Seconda Sezione, n. 709 del 6 giugno 2013

Amministrazione di sostegno e tutela degli anziani

La possibilità di nominare un amministratore di sostegno a protezione delle persone “deboli” è stato introdotta in Italia con la legge n. 6/2004. “La legge in questione è stata fatta per avvicinare il cittadino debole e sofferente alla giustizia, è stata pensata come un procedimento strutturalmente semplificato, improntato a principi di massima rapidità, semplificazione, non onerosità, sburocratizzazione, elasticità: in una parola, finalmente una legge al servizio della persona” (Corte d’Appello di Venezia, 16.1.2006).

Si tratta di una vera e propria misura di protezione e “sostegno” che viene disposta dal Giudice Tutelare a seguito di un’apposita istanza e che può essere disposta nei confronti di coloro che, per effetto delle proprie condizioni di salute si trovino nell’impossibilità, anche parziale e temporanea, di provvedere adeguatamente ai propri interessi.

Recentemente la Corte di Cassazione (sent n. 16770/2012) ha affermato che nel caso di età avanzata è possibile ricorrere alla nomina di un amministratore di sostegno anche per coloro che pur essendo lucidi ed orientati ed allo stato “non circonvertibili”, presentino tuttavia cadute intellettive, confusioni ricorrenti, vuoti di memoria.

Il testo integrale della sentenza: sentenza C. Cassazione n.16770/2012

Successioni: le agevolazioni “prima casa” possono essere richieste anche dall’erede

Con la Risoluzione n. 40/E del 26 aprile 2012 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le agevolazioni “prima casa” possono essere richieste anche dall’erede.

Il caso: l’erede superstite (il figlio) espone che i propri genitori sono deceduti a distanza di un mese l’uno dall’altro (prima il padre poi la madre) e che ciascuno era proprietario per metà della casa di abitazione non   Al momento della presentazione della dichiarazione di successione del padre, nella quale anche la madre figura come erede, si pone il problema se le agevolazioni possano essere riconosciute a favore della madre, nonostante il decesso di quest’ultima sia  avvenuto prima di aver potuto presentare la dichiarazione di successione del padre.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate è positiva a condizione che l’erede superstite (il figlio) attesti per conto della madre la sussistenza delle condizioni che la legge richiede per poter fruire delle agevolazioni in questione. Il figlio, infatti, per quanto riguarda la successione del padre, si pone, rispetto alla madre, quale successivo chiamato all’eredità ai sensi dell’art. 479 del codice civile e, in quanto tale, acquista la legittimazione a produrre la dichiarazione di successione per conto del proprio dante causa, ossia del primo chiamato all’eredità (la madre) il quale è deceduto senza aver potuto accettare l’eredità e presentare la dichiarazione di successione.

La questione non è di poco conto in quanto le agevolazioni in questione consistono nell’abbattimento delle imposte ipotecaria e catastale che saranno applicate in misura fissa (art. 69, comma 3, l.n. 342/2000).

Leggi qui di seguito il testo integrale della Risoluzione n. 40/E dell’Agenzia delle Entrate:

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/ca2936804b06b9ad80998f930773b069/Ris.40e+del+26.04.12.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ca2936804b06b9ad80998f930773b069

 

Insomma, i centri commerciali possono restare aperti la domenica si o no?

Ieri il Tar Toscana ha sospeso i provvedimenti di due Sindaci toscani (di Prato e Pontedera) che limitavano l’apertura degli esercizi commerciali al dettaglio obbligandoli alla chiusura domenicale e festiva. Precedentemente alcuni provvedimenti analoghi a quello del Tar Toscana erano stati emessi dal Tar Lombardia e Veneto.

Leggi qui il testo integrale delle ordinanze del Tar Toscana:

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Firenze/Sezione%202/2012/201200101/Provvedimenti/201200103_05.XML

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Firenze/Sezione%202/2012/201200102/Provvedimenti/201200104_05.XML

I professori e ricercatori universitari possono essere trattenuti in servizio oltre il limite di età? La risposta spetta ora alla Corte Costituzionale

Con una recente ordinanza il Consiglio di Stato ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità dell’art. 25 della l.n. 240/2010 che nega ai professori universitari ed i ricercatori la possibilità di essere mantenuti in servizio per un ulteriore biennio oltre il normale limite di età per il collocamento a riposo.

Leggi il testo integrale dell’ordinanza: http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2011/201108248/Provvedimenti/201200591_18.XML

L’Avv. Silvia Marchese vince alla Corte d’Appello di Cagliari

Una società sarda ha venduto un veicolo ad un’altra società. Quest’ultima si è rivolta al Tribunale di Cagliari lamentando che il veicolo acquistato fosse privo di documenti di circolazione. Il Tribunale ha condannato la concessionaria al pagamento a favore della società acquirente di circa ventimila euro a titolo di restituzione del prezzo, interessi, spese legali. La società concessionaria, ritenendo ingiusta la sentenza del Tribunale, si è rivolta all’Avv. Silvia Marchese la quale ha impugnato la sentenza del Tribunale innanzi alla Corte di Appello di Cagliari. La Corte di Appello ha sospeso la sentenza del Tribunale.