Il riconoscimento della cittadinanza italiana “iure sanguinis” ai discendenti da cittadini italiani emigrati nei paesi sudamericani

I cittadini dei paesi latino-americani (es. Argentina, Brasile) che discendono da un avo italiano emigrato in Sudamerica (generalmente alla fine del 1800), possono richiedere, in Italia, il riconoscimento della cittadinanza italiana “iure sanguinis”.

Se l’interessato intende presentare la richiesta in Italia, è necessario che si trovi sul territorio italiano e abbia ottenuto la residenza anagrafica in un Comune italiano.

La richiesta andrà presentata presso l’Ufficio cittadinanza del Comune in questione e dovrà essere corredata dalla seguente documentazione:

1) estratto dell’atto di nascita dell’avo italiano emigrato all’estero rilasciato dal Comune italiano ove egli nacque;

2) atti di nascita, muniti di traduzione ufficiale italiana, di tutti i suoi discendenti in linea retta, compreso quello della persona rivendicante il possesso della cittadinanza italiana;

3) atto di matrimonio dell’avo italiano emigrato all’estero, munito di traduzione ufficiale italiana se formato all’estero;

4) atti di matrimonio dei suoi discendenti, in linea retta, compreso quello dei genitori della persona rivendicante il possesso della cittadinanza italiana;

5) certificato rilasciato dalle competenti Autorità dello Stato estero di emigrazione, munito di traduzione ufficiale in lingua italiana, attestante che l’avo italiano a suo tempo emigrato dall’Italia non acquistò la cittadinanza dello Stato estero di emigrazione anteriormente alla nascita dell’ascendente dell’interessato;

6) certificato rilasciato dalla competente Autorità consolare italiana attestante che né gli ascendenti in linea retta né la persona rivendicante il possesso della cittadinanza italiana vi abbiano mai rinunciato ai termini dell’art. 7 della legge 13 giugno 1912, n. 555;

7) certificato di residenza.

I certificati rilasciati da autorità straniere dovranno essere legalizzati e apostillati.

Se il cittadino latino-americano ha fatto ingresso in Italia per motivi di turismo, potrà richiedere alla Questura  di rilasciare un permesso di soggiorno per “attesa cittadinanza”.

Il Comune presso il quale è stata presentata la richiesta contatterà tutte le Rappresentanze consolari italiane presenti nelle località di residenza all’estero del richiedente e dei suoi ascendenti.

Il Sindaco del Comune, conclusa positivamente l’istruttoria, riconoscerà la cittadinanza italiana e disporrà la trascrizione degli atti di stato civile (nascita e matrimonio). Il neo-cittadino italiano potrà richiedere il rilascio del Passaporto italiano alla Questura competente.